Depressione
2/5/2023
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Tuo figlio è vittima di bullismo? Come saperlo e come gestire la situazione

Sapevi che in Italia il 20% degli undicenni dichiara di essere stato vittima di atti di bullismo e di cyberbullismo almeno una volta nella vita? Si tratta di un fenomeno che colpisce anche adolescenti e giovani e che, nonostante i vari programmi di prevenzione, sta prendendo sempre più piede sui social. Anche se si stima che quasi l’85% dei casi di bullismo continua a verificarsi a scuola, la violenza fisica è stata sostituita da minacce, umiliazioni, prese in giro e insulti su internet.

Visto che in molti di questi casi non ci sono segni fisici evidenti, il bullismo passa inosservato fino a quando il problema non ha conseguenze devastanti. La paura di vendette, la vergogna o il senso di colpa per non aver fatto nulla per evitarlo sono alcuni dei motivi più comuni che portano le vittime a non parlare di questo problema e a non cercare il sostegno dei genitori, degli insegnanti o di una figura autorevole. Nonostante ciò, la verità è che più passa il tempo, più è difficile rompere il legame di potere con l’aggressore e riprendere il controllo della situazione. Per questo motivo, è importante che i genitori prestino attenzione ai primi segnali per sapere se il loro bambino è vittima di bullismo, in modo da agire il prima possibile.

L’importanza di imparare a identificare se tuo figlio è vittima di bullismo

Attualmente, la maggior parte dei genitori è consapevole dell’esistenza del bullismo ed è pronta a individuare il minimo segno di aggressione fisica. Effettivamente, qualsiasi indizio che i tuoi figli siano stati coinvolti in una rissa a scuola diventa rapidamente un campanello d’allarme. Nonostante ciò, il bullismo, inteso come quella serie di minacce ostili, fisiche o verbali, che si ripetono nel tempo e hanno il potere di turbare la vittima e stabilire uno squilibrio di potere con il bullo, non sempre lascia segni visibili.

A volte il bullismo va oltre una semplice rissa, ma assume la forma di prese in giro, critiche o insulti, sia di persona che attraverso i social media. Altre volte si manifesta in maniera più subdola attraverso l’intimidazione o l’isolamento che si mantiene nel tempo senza una causa apparente. In questi casi, accorgersi di ciò che sta accadendo solitamente è più complicato. Oltre alle sue conseguenze fisiche, emotive e/o sociali a breve termine, infatti, il bullismo può causare gravi conseguenze psicologiche nel tempo.

Sapevi che il bullismo è una delle principali cause di suicidio tra adolescenti e giovani? Si stima che le vittime di bullismo abbiano quasi 2,2 volte più probabilità di avere idee suicide e 2,5 volte più probabilità di tentare il suicidio. Allo stesso tempo, può avere un’influenza negativa enorme sull’autostima perché è normale che questi bambini o giovani inizino a sentirsi insicuri, a isolarsi e a perdere fiducia in se stessi.

Allo stesso modo, i bambini e/o gli adolescenti che soffrono di bullismo hanno un rischio maggiore di soffrire di ansia e depressione, oltre ad avere maggiori problemi nel controllare le proprie emozioni e nello sviluppare le proprie abilità sociali, un fenomeno che non riguarda solo le relazioni con amici, ma anche con i genitori. Essere vittima di bullismo, inoltre, aumenta le possibilità di sviluppare psicopatologie, la predisposizione all’abuso di sostanze in età giovanile e il rischio di abbandono scolastico.

Di conseguenza, è essenziale individuare i primi segnali che possono indicare che tuo figlio è vittima di bullismo per agire il prima possibile ed evitare tutte queste conseguenze negative.

Come sapere se tuo figlio è vittima di bullismo: campanelli d’allarme

Il bullismo è sempre esistito, ma si è “evoluto” nel corso del tempo. Da quando lo psicologo norvegese Dan Olweus ha iniziato a studiare nel 1982 l’impatto del bullismo e la sua prevenzione, il bullismo non ha smesso di cambiare per adattarsi alle circostanze di ogni epoca. Attualmente, il bullismo fisico non è così diffuso come lo era nelle generazioni precedenti. Tuttavia, con l’avvento della tecnologia e di internet, sono emerse forme nuove e più sottili di bullismo che, non lasciando segni evidenti, sono spesso più difficili da riconoscere.

Nonostante ciò, anche se il cyberbullismo, il bullismo sociale o psicologico non sono così facili da identificare a prima vista, in realtà lasciano un segno psicologico profondo che può essere individuato se si mantiene una buona comunicazione con i propri figli e si presta maggiore attenzione a ciò che accade nelle loro vite. Ecco alcuni segnali quotidiani che ti avvisano che tuo figlio potrebbe essere vittima di bullismo:

  • Sbalzi d'umore frequenti. Se noti che tuo figlio è più stressato, irritabile, triste o ansioso del solito, è probabile che abbia un problema. Se questo comportamento persiste senza una ragione apparente, potrebbe essere un segno di bullismo.
  • Calo del rendimento scolastico. Il bullismo impedisce ai bambini e/o ai giovani di concentrarsi sui loro studi: se tuo figlio è vittima di bullismo a scuola, è probabile che il suo rendimento scolastico diminuisca e che i suoi voti peggiorino.
  • Atteggiamento negativo nei confronti della scuola. Se un bambino e/o adolescente che non ha mai avuto problemi con la scuola inizia a cercare scuse per non andarci, dice che odia andare a scuola o non vuole più vedere i compagni, è probabile che abbia un problema in ambito scolastico.
  • Isolamento sociale. Alcuni bambini e adolescenti tendono ad essere più introversi di altri. Tuttavia, se noti che tuo figlio trascorre molto tempo da solo, si allontana dai suoi amici o evita di avvicinarsi ai suoi compagni a scuola, potrebbe essere vittima di bullismo.
  • Somatizzazioni. Molte volte i bambini o gli adolescenti non riescono a trovare le parole per esprimere ciò che provano o cosa li preoccupa. Per questo, finiscono per somatizzare quel disagio. Alterazioni dell’appetito, problemi gastrointestinali, mal di testa o lesioni cutanee sono alcuni dei modi più comuni per somatizzare i problemi che il bambino potrebbe avere a scuola.
  • Alterazioni nelle abitudini quotidiane. Tutti i bambini e/o gli adolescenti attraversano fasi in cui cambiano le loro abitudini alimentari o di sonno. Tuttavia, se noti che questi cambiamenti durano molto tempo senza una causa apparente, è probabile che sia un campanello d’allarme dei loro problemi a scuola.
  • Regressione a fasi precedenti. In molti casi, quando i bambini o i giovani sono sottoposti a forte stress, ad esempio a causa del bullismo, assumono comportamenti tipici delle prime fasi del loro sviluppo per sentirsi più sicuri. Nel caso dei bambini, è normale che bagnino di nuovo il letto o soffrano di ansia da separazione. Nel caso degli adolescenti, invece, possono tornare a usare i giocattoli dell’infanzia o a iniziare a trascorrere più tempo a casa.
  • Cambiamenti nell’autostima. Quando i bambini o i giovani vengono ridicolizzati, è normale che si sentano indifesi, impotenti e inizino a pensare di non essere abbastanza forti o intelligenti per affrontare l’aggressione. Per questo, è importante fare attenzione alle frasi che tuo figlio usa per riferirsi a se stesso. Se noti anche che tuo figlio si sente male, irritabile o triste dopo essere stato su internet o dopo aver visto il suo cellulare, potrebbe essere un segno che sta ricevendo messaggi negativi attraverso i social network.

Cosa fare se tuo figlio è vittima di bullismo?

Essere in grado di riconoscere che tuo figlio è vittima di bullismo è il primo passo. Dopodiché arriva il momento di agire e di aiutarlo ad affrontare questa situazione per evitare che si trasformi in un trauma. In questo senso, è essenziale mostrare il tuo sostegno incondizionato, trascorrere più tempo con lui/lei e mantenere la comunicazione il più aperta e sincera possibile per aiutarlo a sentirsi al sicuro. Ecco alcuni consigli pratici che ti aiuteranno a sostenere tuo figlio in questo momento difficile:

1. Ascoltalo senza giudicarlo

Quando sappiamo che nostro figlio è vittima di bullismo, probabilmente avremo voglia di rimproverargli di non essere venuto da noi prima, di averci nascosto quello che stava succedendo o di non aver saputo rispondere al bullismo in maniera adeguata. Nonostante ciò, questa reazione non solo non è d’aiuto, ma può anche essere controproducente, costringendolo a chiudersi in se stesso e a smettere di fidarsi di noi. L’alternativa è ascoltare tutto quello che ha da dirci senza giudicarlo. È importante non farlo vergognare o ripetere cosa non ha fatto bene. Solo in questo modo sarà disposto ad ascoltare i tuoi consigli, ad accettare il tuo sostegno e a lasciarsi aiutare.

2. Incoraggialo a dirti cosa gli sta succedendo

Sia che tu abbia scoperto che tuo figlio è vittima di bullismo o che te l’abbia confessato lui, è fondamentale che lo incoraggi a continuare a parlarne, a raccontarti come è iniziato tutto, quali aggressioni e/o umiliazioni ha subito, chi è coinvolto, cosa ha fatto al riguardo e, soprattutto, come si sente. Incoraggialo a parlarti delle sue emozioni, dell’impatto che questa situazione sta avendo sulla sua vita quotidiana e di come influisce sul suo rapporto con i suoi amici. In questo modo, non solo conoscerai meglio i fatti, ma lo aiuterai a canalizzare le sue emozioni in modo più assertivo.

3. Sottolinea che non è colpa sua

Molte vittime di bullismo si sentono colpevoli di questa situazione, ad esempio perché credono di meritarlo, o perché non hanno saputo gestire gli attacchi o perché non hanno avuto il coraggio di raccontare cosa sta succedendo. In questi casi, è importante far sapere a tuo figlio che non è colpa sua. Spiegagli che forse avrebbe potuto agire diversamente di fronte agli attacchi o reagire diversamente dopo, ma che, in nessun caso, la violenza di cui è stato vittima è una sua responsabilità. In questo modo gli toglierai un grande peso dalle spalle, aiutandolo a riprendersi a livello emotivo.

4. Fagli capire che può contare su di te

A volte diamo per scontato che i nostri figli sappiano di poter contare su di noi ogni volta che ne hanno bisogno e non glielo ricordiamo spesso. Nonostante ciò, in questo caso è fondamentale che tuo figlio sappia che può contare su di te, quindi faglielo capire. In questo modo non solo si sentirà supportato, ma rafforzerà la sua autostima e lo aiuterà ad affrontare la situazione con maggiore sicurezza. Anche se pensi che lo sappia già, quindi, digli ancora una volta che può contare su di te se ha bisogno di parlare o di sfogarsi.

5. Rafforza la sua autostima

Essere vittima di bullismo influisce sull’autostima. Di conseguenza, è normale che tuo figlio sviluppi sentimenti di inferiorità, creda di non essere abbastanza bravo, coraggioso, resiliente, o si senta inferiore agli altri. Tuttavia, avere una bassa autostima non farà che peggiorare il problema. Per questo, se vuoi aiutarlo, inizia rafforzando la sua autostima. Digli quanto è stato coraggioso per aver raccontato tutto quello che gli è successo. Evidenzia le sue migliori virtù e capacità e, non dimenticare di dirgli quanto lo ami.

6. Offrigli strumenti per affrontare il bullismo

Molti bambini e/o adolescenti non sanno cosa sia il bullismo né hanno gli strumenti per affrontarlo in modo assertivo. Per questo, è indispensabile dare a tuo figlio informazioni su questo fenomeno. Spiegagli che è una cosa che può capitare a chiunque e, se conosci un caso di bullismo, raccontaglielo in modo tale che sappia che non è solo. In più, puoi dargli alcuni consigli per poter affrontare questo tipo di situazione in modo meno traumatico. In nessun caso, ovviamente, bisogna consigliargli di ricorrere alla violenza.

7. Mettersi d’accordo sul piano d'azione

A volte, quando i genitori sanno che i loro figli sono vittime di bullismo, decidono di prendere il controllo della situazione, ignorando ciò che vogliono loro. Tuttavia, questo non solo può far perdere la fiducia in te, ma anche limitare la sua capacità di prendere decisioni. Per questo, è fondamentale coinvolgerlo nel processo, permettergli di proporre le sue alternative e chiedergli quale pensa sia la soluzione migliore. Se non sei d'accordo, rispetta il suo punto di vista e cerca di raggiungere un punto d’incontro. In questo modo, sentirà che ci tieni a lui e sarà più disposto a collaborare.

Infine, se pensi che tuo figlio stia soffrendo molto a causa del bullismo e non sai come aiutarlo, puoi chiedere consiglio a professionisti della psicologia. In molti casi, questo tipo di situazione può essere risolto grazie alla terapia online, in cui uno psicologo fornirà a te e a tuo figlio gli strumenti necessari per affrontare il bullismo in modo assertivo, gestire le conseguenze e imparare come prevenirlo.

In therapyside troverai professionisti in grado di consigliarti, sostenerti e aiutarti in modo sicuro e confidenziale.

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